13.9.07

Prenotati per l'appello del 17 settembre

Piccina Laura RI/976
Ruoppo Giovanni Ciro RI/1019
Musella Antonio PS/139
Romano Chiara RI/907
Iandolo Margherita RI/970
D'Alise Rosanna SP/10413
Virgilio Valeria RI/1000
Rubino Giovanni PS/210
Morello Katia
Isolani Luca RI/893
Piacci Roberta PS/163
Insenga Maria Chiara matricola PS/221
Radus Daniela RI/971
Zarra Mariangela RI/877
Paterna Giuseppina RI/917
Rizzano Anthea RI/946
Mazur Oksana RI/929
Parisi Maria Stefania RI/841
Palmieri Stefania RI/901
Morra Francesco RI/997
Russo Marialaura RI/1092
Malorgio Gianluca RI/909

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7.9.07

Università: Il Bongiorno si vede dal mattino

La Stampa, 29/8/2007
Laurea ad honorem per Mike
La proposta del riconoscimento è stata approvata dal ministro dell’Università e della Ricerca Fabio Mussi
ROMA
Laurea ad honorem sul filo di lana per Mike Bongiorno. La proposta del riconoscimento è stata approvata dal ministro dell’Università e della Ricerca Fabio Mussi, in quanto rientrante in un gruppo di 12 per le quali la proposta da parte delle università era arrivata prima dello stop deciso dallo stesso Mussi alle lauree ad honorem.

La laurea ad honorem in Televisione, Cinema e Produzione multimediale attribuita dall’Università Iulm di Milano a Mike Bongiorno, è una ciliegina sulla torta per la carriera del presentatore e «la realizzazione di un sogno nel cassetto», come lui stesso ha più volte dichiarato.

Il riconoscimento gli arriva per «premiare l’intuito, le capacità innovative, la creatività, la carriera di uno dei principali protagonisti della storia della televisione italiana - aveva spiegato a maggio, annunciando la decisione, il rettore dello Iulm Giovanni Puglisi - colui che ha saputo creare format e modelli che hanno ispirato e continuano ad ispirare gli autori di quella stessa televisione, anche se rinnovata oggi nei suoi contenuti».

Per Bongiorno, 83 anni, caposaldo della tv italiana, sempre pronto a mettersi in gioco e rinnovarsi, anche grazie al recente sodalizio con Fiorello, negli ultimi anni si era parlato anche di una possibile nomina come senatore a vita. Una candidatura rilanciata più volte dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, da gruppi di parlamentari e da vari sondaggi, suscitando anche qualche polemica. Fra le voci a favore c’era stata, nel 2002, quella dell’allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: «Mike Bongiorno è sempre straordinario. Credo che sia un pezzo della storia della tv - aveva detto intervenendo a una puntata del Maurizio Costanzo Show dedicata al presentatore -. Per questo può aspirare ad essere senatore a vita».
Meno possibilisti sulla sua nomina si sono espressi qualche mese fa sia l’ex segretario dell’Udc Marco Follini che il presidente della Camera Fausto Bertinotti, proprio rispondendo a Fiorello nel corso di Viva Radio2!: «Può accontentarsi del saggio che gli ha dedicato Umberto Eco», ha detto Bertinotti.
Meno complicato è stato il conferimento al presentatore della laurea ad honorem, che comunque sarà una delle ultime attribuita nel 2007 dagli atenei italiani, vista la decisione del ministero di bloccare tutte le richieste di onorificenza deliberate dagli atenei dopo il primo agosto.

Rientrato dalle vacanze alle Maldive, Mike Bongiorno ha commentato così la notizia «Ho appena parlato con il rettore dello Iulm e mi ha comunicato che la consegna avverrà a novembre. La data è da definire: il giorno di apertura della facoltà o qualche giorno prima. Sicuramente sarà una grossa manifestazione e avrò un’oretta a disposizione per parlare della storia della mia vita».
Un racconto che Bongiorno sta mettendo nero su bianco per Mondadori: «È un lavoro pazzesco: sono cinquant’anni che faccio questo lavoro. Sono a pagina 250, ci ho lavorato anche in vacanza. Il libro uscirà tra le strenne natalizie. Il titolo? Mi piacerebbe chiamarlo Allegria!».


ANSA, 6/9/2007
Bongiorno, Iulm laurea ad Honorem. Sarà consegnata all'inizio dell'anno accademico

(ANSA) - MILANO, 6 SET - Mike Bongiorno ha annunciato che gli verrà consegnata all'inizio dell'anno accademico una laurea ad honorem concessa dalla Iulm di Milano. 'Mi ha telefonato direttamente il ministro sia per darmi la notizia che per dirmi quando mi sarà consegnata' ha detto Bongiorno oggi. La laurea è stata conferita dalla Iulm per la Televisione, Cinema e Produzione multimediale.

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4.9.07

Genova, è morto Giorgio Sola

GENOVA 04/09/2007

E' morto questa mattina alle 6.30 il professor Giorgio Sola, docente di Scienza politica e di Sociologia alla facoltà di Scienze politiche dell'università di Genova. Malato da tempo, era stato operato prima dell'estate a Milano, ma non si è mai ripreso. Fino alla fine, nonostante la malattia lo avesse limitato, aveva continuato a scrivere saggi. Era amato e apprezzato dai suoi studenti per la competenza, ma soprattutto per la disponibilità e il fascino che riusciva a trasmettere nelle sue lezioni.

Ha continuato a scrivere saggi fino alla fine, nonostante la malattia lo avesse minato. Perché la politica era la sua grande passione. E l’idea di poterla trasmettere a quei giovani che oggi ne sono spesso sempre più distanti era quanto più potesse realizzarlo. Giorgio Sola, docente di Scienza politica e Sociologia alla facoltà di Scienze Politiche dell’università di Genova si è spento dopo una lunga battaglia con uno di quei mali che lasciano poche speranze. Era malato da tempo, ma ha sempre insegnato, nonostante tutto. Di recente era stato operato a Milano, ma quel miglioramento sperato non c’è stato. Esperto in teoria della classe politica e delle elites e profondo conoscitore del sistema politico italiano, era stato anche vicepreside di Scienze Politiche e consigliere di amministrazione dell’ateneo. Di recente aveva dato il suo contributo per la stesura del nuovo statuto e della nuova legge elettorale della Regione Liguria. E ogni volta che si andava a votare era un prezioso punto di riferimento anche per noi di Primocanale, nell’aiutarci a comprendere i complessi meccanismi della politica di oggi, e a interpretare i risultati delle consultazioni. “E’ una grande perdita per la facoltà –dice commossa la preside di Scienze politiche Maria Antonietta Falchi– era una persona dotata di grande fascino”. Amato e apprezzato dai suoi studenti per la competenza, ma soprattutto per la disponibilità che riusciva a trasmettere nelle sue lezioni. I funerali saranno celebrati giovedì mattina alle 10 nella chiesa dell’Immaccolata, in via Assarotti a Genova. (Davide Lentini)

Regione. A nome dell’Assemblea regionale, il Presidente del Consiglio Giacomo Ronzitti ha espresso con un telegramma alla famiglia ed in particolare alla moglie Anna Giulia De Rege, ex dirigente dell’Assemblea regionale, il suo commosso cordoglio per la prematura scomparsa del Professor Giorgio Sola. “Con lui perdiamo non solo uno stimato docente universitario, un esperto studioso di scienze politiche, un punto di riferimento per le analisi politiche e sociali, ma soprattutto un uomo di rare doti e sensibilità morali. Profondo conoscitore del diritto costituzionale e regionale e del sistema politico italiano - ricorda Ronzitti - acuto osservatore, Sola ha tra l’altro dato un grande contributo alla stesura dello Statuto della Regione Liguria”. Il presidente Ronzitti parteciperà alle esequie che saranno celebrate giovedì nella chiesa dell’Immaccolata a Genova.

Primocanale.it

Fioroni: "Non bastano le 'tre i'". Tornano grammatica e tabelline

Presentate le nuove indicazioni per il ciclo dell'infanzia e dell'obbligo
L'obiettivo: dare più capacità nelle materie scientifiche e nella conoscenza della lingua

di SALVO INTRAVAIA



ROMA - Tabelline, grammatica, sintassi, nomi di fiumi, mari, monti sin dalle elementari, storia del Novecento in terza media: sono le priorità dei curricoli scolastici della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione.
E' la sintesi con cui il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, ha presentato le Nuove Indicazioni appunto per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione: "Il curricolo - ha spiegato - diventa più snello e si privilegiano italiano, matematica, storia e geografia a informatica, inglese e impresa. Insomma, prima di passare ad altro (che pure serve), è indispensabile, per il ministro, conoscere l'essenziale.

Un vero e proprio vademecum che accompagnerà nei prossimi anni gli insegnanti del primo ciclo. Tutto quello che i bambini della scuola dell'infanzia (la ex materna), della scuola primaria (un tempo elementare) e i ragazzini della media (secondaria di primo grado) dovranno imparare in otto e più anni di frequenza scolastica è contenuto nel documento presentato dal ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, questa mattina. Ma, soprattutto, il documento contiene 'cosa dovranno 'saper fare' gli alunni al termine della scuola materna, della scuola elementare e della media per recuperare il gap esistente con gli altri paesi europei. Il documento sancisce il definitivo passaggio dalla scuola dei programmi (che diventano semplici canovacci) a quella delle competenze. Non importa, entro certi limiti, cosa studieranno gli alunni, ma cosa sapranno fare al termine di ogni segmento scolastico. E ancora. Spariscono gli acronimi (Pecup e Psp) inventati dall'ex ministro, Letizia Moratti, che hanno fatto impazzire migliaia di insegnanti, così come tutor e portfolio, e viene rivalutato il 'curricolo'.

"Sono Indicazioni di una fase sperimentale e il decreto è modificabile tra due anni", ha detto il ministro Fioroni nella presentazione presso la sede del ministero. "Le nuove indicazioni - si legge nel comunicato - tracciano le linee e i criteri per il conseguimento delle finalità formative e degli obiettivi di apprendimento per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo in sostituzione delle precedenti. Le scuole sono tenute da quest'anno alla elaborazione dei curricula per una prima fase di sperimentazione che si chiuderà nel 2009. In seguito, dal 2009/2010 le indicazioni entreranno a regime". Per questa prima fase ci sono a disposizione anche 36 milioni di euro provenienti dalla Finanziaria 2007. "La centralità della persona - ha detto Fioroni - è il soggetto e l'oggetto del nostro nuovo percorso formativo". Tre grandi aree disciplinari: linguistico-artistico-espressiva, storico-geografico, matematico-scientifico-tecnologica per un'interconnessione tra saperi". Per gli insegnanti che dovessero incontrare difficoltà è previsto 'un gruppo di coordinamento al ministero e un aiuto sul portale del ministero anche per i professori'. Nella primavera del 2008 è prevista una Consultazione nazionale per la raccolta di dati e di riflessione.


Quattro le direttrici tracciate nel documento. La scuola nel nuovo scenario delinea il ruolo del sistema scolastico nella società moderna. In Italia, non è più l'unica agenzia di formazione che nel secolo scorso ha contribuito ad affrancare milioni di italiani dall'analfabetismo. Oggi la scuola deve confrontarsi con una società in continua evoluzione, attraversata da nuove opportunità e ambivalenze. E per i giovani rappresenta una delle tante agenzie formative disponibili. La centralità della persona è uno degli snodi cruciali del documento. Gli interventi didattici degli insegnanti devono essere personalizzati e indirizzati a veri studenti. Non rivolti 'a studentì astratti. La sfida del terzo millennio si affronta non più con le conoscenze ma attraverso le 'chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei saperì adattandole all'evoluzione sempre più rapida delle conoscenze. Un modello totalmente differente da quello dei nostri padri.


La scuola affronterà anche la sfida di una nuova cittadinanza. I nostri figli e nipoti saranno cittadini europei e del mondo. Genitori e insegnanti, in piena sintonia, dovranno formare cittadini 'in grado di partecipare consapevolmente alla costruzioni di collettività più ampie e composite'. La Storia e la valorizzazione dei beni culturali costituiranno il presupposto per affrontare il futuro. I problemi della globalizzazione, 'il degrado ambientale, il caos climatico, le crisi energetiche, la distribuzione ineguale delle risorse, la salute e la malattia, l'incontro e il confronto di culture e di religioni, i dilemmi bioetici, la ricerca di una nuova qualità della vita' pongono la questione del rapporto tra microcosmo personale e macrocosmo umano: una nuova relazione fra uomo e mondo.


La scuola dovrà, quindi, 'promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo': la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; la capacità di comprendere le implicazioni, per la condizione umana, degli inediti sviluppi delle scienze e delle tecnologie; la capacità di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze; la capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento. Dovrà diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell'attuale condizione umanà possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture. Ecco i riferimenti dell'insegnamento di domani.


Le singole scuole dovranno costruire 'i curricoli' - che alla materna si organizzano in 'campi di esperienza', mentre all'elementare e media in discipline e aree disciplinari - nel rispetto dei 'traguardi per lo sviluppo delle competenzè e degli 'di apprendimentò posti dalle Indicazioni.
Qualche esempio chiarirà meglio le idee. Al termine della scuola primaria, per l'Italiano, i bambini dovranno sapere 'leggere, comprendere e produrre testi di vario genere estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione.

Per la Matematica, dopo avere consolidato le conoscenze teoriche acquisite, al termine della scuola media, i ragazzini dovranno essere in grado di 'riconoscere e risolvere problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici'.

(Repubblica.it, 4 settembre 2007)