17.11.06

Scuola, universitari in corteo in tutta Italia

ROMA - Sono 250.000, secondo i dati forniti dall'Unione degli studenti, gli universitari che hanno partecipato oggi in tutta Italia alla manifestazione studentesca mondiale "17 novembre, International student's day of action". Secondo la stessa fonte, a Roma hanno sfilato in corteo in 15.000, in 30.000 a Napoli, 20.000 a Milano e 15.000 a Firenze. A indire una giornata di protesta contro i tagli della Finanziaria subiti dalle universita' e dagli istituti di ricerca sono stati inoltre i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil. E inoltre uno sciopero generale e' stato indetto dai Cobas per contestare i tagli della Finanziaria.

"Oggi c'e' stata un'importante manifestazione con studenti, insegnanti universitari, personale e ricercatori - ha commentato al termine della mattinata il ministro per l'Università e la Ricerca Scientifica Fabio Mussi - in cui si e' voluta richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla centralita' della formazione superiore e della ricerca scientifica. Centralita' per l'avvenire del Paese. Io voglio assicurarli che il governo condivide questo richiamo e conosce bene importanza del tema che hanno sollevato".

Mussi ha aggiunto: "Abbiamo alla fine trovato 230 milioni, molti di piu' di quanti preventivati nella manovra, ma se abbiamo fatto il possibile non abbiamo fatto quanto necessario: con questi fondi si torna in pareggio rispetto all'anno precedente".

A Roma si sono tenuti tre cortei, uno indetto dall'Unione degli studenti, uno dai confederali e l'altro dai Cobas. "Bisognava salvaguardare gli investimenti su universita' e ricerca e fare sacrifici in tutti gli altri settori", ha detto, nell'intervento conclusivo del corteo in piazza Navona, il segretario della Cgil Guglielmo Epifani.

Il segretario della Cgil ha ricordato, parlando alla piazza, che "il programma di governo faceva di questi settori il cuore del cambiamento". "Dopo i disastri del precedente governo, tutto ci saremmo aspettati - ha lamentato con forza il segretario - tranne che il governo non assumesse, con la forza e la coerenza necessari, la centralità di questi settori e di questa sfida".

"Stiamo riempiendo piu' di cento piazze in Italia per dire non solo che questa Finanziaria non ci soddisfa perche' ci sono tanti tagli, ma anche per gridare che vorremmo una discontinuita' con il centrodestra", ha detto al termine del corteo di Roma Roberto, dell'esecutivo nazionale dell'Uds (Unione degli studenti), tra gli organizzatori dell'"Internazionale student of action".

Chiare le richieste dell'Uds: "Una maggiore partecipazione degli studenti alla vita scolastica e un maggiore investimento per la scuola. A partire proprio dl diritto allo studio. Gridiamo il nostro no a chi da' i soldi alle scuole private anche perche' non e' giusto che ci sia una scuola classista, ma una scuola di tutti e per tutti".

Grande anche il seguito dello sciopero generale contro la Finanziaria indetto dai sindacati di base, dai Cobas e dalle Rdb. Secondo gli organizzatori avrebbero aderito un milione e mezzo di lavoratori, in particolare i precari, nei settori pubblico e privato. Nella capitale (ed e' stato questo il terzo corteo nella stessa mattinata) hanno manifestato in 25.000.

(la Repubblica.it, 17 novembre 2006)

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