Fioroni, un dc doc al capezzale della scuola pubblica
Un medico viterbese il successore della ministra Moratti
Democristiano, anzi andreottiano, cosi' dicono di lui. 48 anni, medico internista al Policlinico Gemelli di Roma, Giuseppe Fioroni e', da ieri, il nuovo ministro dell'Istruzione. Nella sua Viterbo, non a caso la "Citta' dei papi", sara' velocissimo da scout a sindaco in pochi anni, passando per i giovani della Balena bianca. Nel '96 viene eletto alla Camera e quando il Ppi si spacca, Fioroni si schiera con Marini anziche' con Buttiglione. L'ex leader Cisl ricambiera' il favore impuntandosi sul suo nome nelle recentissime trattative con Prodi. A far fuori Rosi Bindi ci avrebbe pensato Rutelli: "Se lo date a lei (troppo prodiana, ndr) - avrebbe detto - e' come se non lo aveste dato alla Margherita". Fioroni, invece, e' molto conservatore e, appunto, molto andreottiano. Velina rossa fara' dire a un sorpreso Castagnetti che sarebbe addirittura un "integralista". Poi l'ex segretario Ppi smentisce.
A leggere il curriculum saltano agli occhi gli incarichi legati alla sua professione: Federsanita' Anci, consigliere d'amministrazione dell'Ispesl, capo dipartimento Enti locali della Margherita. Si', ma la scuola? L'unica competenza sembra essere l'andreottianita'. "Se a questo aggiungiamo che il suo partito e' contrario all'abrogazione della legge Moratti c'e' di che essere allarmati", sbotta Piero Bernocchi, leader storico dei Cobas della scuola. Nessun segnale, per ora dalla Flc-Cgil che pero' non gradisce il divorzio dell'istruzione dall'universita'. Quest'ultima, pero', e' affidata a Fabio Mussi, ds ma di sinistra e laico. Su di lui s'erano appuntate, nelle ultime ore, le speranze del popolo della scuola pubblica. Intanto, Fioroni giura e dichiara che ridara' prestigio agli insegnanti e si appresta a prendere possesso degli uffici di Viale Trastevere. "In ogni caso dovra' attenersi al programma dell'Unione - spiega Loredana Fraleone, della segreteria nazionale Prc - perche' la scuola non e' in smobilitazione e ha dimostrato di non farsi condizionare dalla collocazione politica dei ministri e di esprimere una sua autonomia che si lega al dettato costituzionale". Il primo sciopero e' gia' fissato a Milano contro i tagli degli organici. E un appello del tavolo "Fermiamo la Moratti" chiede al nuovo governo misure urgentissime per bloccare il decreto sulle superiori e ripristinare il tempo pieno.
Che. Ant.
Democristiano, anzi andreottiano, cosi' dicono di lui. 48 anni, medico internista al Policlinico Gemelli di Roma, Giuseppe Fioroni e', da ieri, il nuovo ministro dell'Istruzione. Nella sua Viterbo, non a caso la "Citta' dei papi", sara' velocissimo da scout a sindaco in pochi anni, passando per i giovani della Balena bianca. Nel '96 viene eletto alla Camera e quando il Ppi si spacca, Fioroni si schiera con Marini anziche' con Buttiglione. L'ex leader Cisl ricambiera' il favore impuntandosi sul suo nome nelle recentissime trattative con Prodi. A far fuori Rosi Bindi ci avrebbe pensato Rutelli: "Se lo date a lei (troppo prodiana, ndr) - avrebbe detto - e' come se non lo aveste dato alla Margherita". Fioroni, invece, e' molto conservatore e, appunto, molto andreottiano. Velina rossa fara' dire a un sorpreso Castagnetti che sarebbe addirittura un "integralista". Poi l'ex segretario Ppi smentisce.
A leggere il curriculum saltano agli occhi gli incarichi legati alla sua professione: Federsanita' Anci, consigliere d'amministrazione dell'Ispesl, capo dipartimento Enti locali della Margherita. Si', ma la scuola? L'unica competenza sembra essere l'andreottianita'. "Se a questo aggiungiamo che il suo partito e' contrario all'abrogazione della legge Moratti c'e' di che essere allarmati", sbotta Piero Bernocchi, leader storico dei Cobas della scuola. Nessun segnale, per ora dalla Flc-Cgil che pero' non gradisce il divorzio dell'istruzione dall'universita'. Quest'ultima, pero', e' affidata a Fabio Mussi, ds ma di sinistra e laico. Su di lui s'erano appuntate, nelle ultime ore, le speranze del popolo della scuola pubblica. Intanto, Fioroni giura e dichiara che ridara' prestigio agli insegnanti e si appresta a prendere possesso degli uffici di Viale Trastevere. "In ogni caso dovra' attenersi al programma dell'Unione - spiega Loredana Fraleone, della segreteria nazionale Prc - perche' la scuola non e' in smobilitazione e ha dimostrato di non farsi condizionare dalla collocazione politica dei ministri e di esprimere una sua autonomia che si lega al dettato costituzionale". Il primo sciopero e' gia' fissato a Milano contro i tagli degli organici. E un appello del tavolo "Fermiamo la Moratti" chiede al nuovo governo misure urgentissime per bloccare il decreto sulle superiori e ripristinare il tempo pieno.
Che. Ant.
Etichette: politica universitaria
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